Chiesa e Convento di San Francesco all’Incontro
La costruzione della Chiesa e del Convento dell’Incontro si devono all’opera di S. Leonardo da Porto Maurizio che qui fu inviato, nel 1709, dai superiori francescani della Provincia Romana. Giovane francescano, Leonardo aveva chiesto di andare missionario in Cina; il Cardinale Colloredo gli aveva risposto: “La tua Cina sarà l’Italia”. E fu così che la vita di San Leonardo fu dedicata alla predicazione, alla devozione e alla diffusione del culto della Madonna (che riteneva lo avesse salvato dalla tisi) e Cristo in tutto il territorio italiano. La sua predicazione era drammatica e tragica: spesso fra Leonardo si sottoponeva a volontari tormenti, ora ponendo la mano sulle fiaccole accese, ora flagellandosi a sangue; folle immense accorrevano ad ascoltarlo e rimanevano impressionate dalla sua bruciante parola, che richiamava alla penitenza e alla pietà cristiana.
Il tema della Croce, tipicamente francescano, divenne centrale nelle sue prediche, tanto che San Leonardo divenne uno dei principali ideatori e promotori della Via Crucis, organizzandone quasi un centinaio.
Il Convento dell’incontro, ultimato nel 1717 e chiamato La Solitudine dell’Incontro, divenne ben presto un vero e proprio theatrum sanctitatis, un punto di riferimento della devozione fiorentina e di quella rurale limitrofa, fortemente legato alla fama e alla figura del suo fondatore. La struttura attuale è frutto di un complesso lavoro di ristrutturazione e di rifacimento delle parti danneggiate dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Si sono salvati dipinti dell’800 che illustrano i miracoli del fondatore ed è visibile una Madonna col Bambino del primo Trecento.
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