Parco di Fontesanta
Il Parco di Fonte Santa si trova su Poggio Firenze e costituisce una “nicchia ecologica” di straordinaria importanza nel contesto geografico e ambientale della zona.
Infatti il Poggio Firenze pur trovandosi a una novantina di km dal Mar Tirreno e ad un’altitudine di circa 690 m, presenta una flora tipica delle zone litoranee.
Questo fenomeno particolare può essere spiegato seguendo il corso delle correnti d’aria provenienti dal golfo del Leone e quello di Guascogna, che dopo aver percorso la valle dell’Arno dalla costa della Versilia in poi, vanno ad impattare proprio su questi colli. Le correnti di origine atlantica sono da considerarsi la causa principale della creazione di microclimi particolari in queste zone e del conseguente sviluppo di specie floreali che crescono unicamente lungo i litorali, come l’Ulex europeus (volgarmente lo “scardiccio”), il Citus scoparius, la Rosa Canina, il corbezzolo e molti altri esemplari.
Il parco di Fonte Santa fu realizzato negli anni ’60 con lo scopo di favorire la salvaguardia e la conservazione di un territorio con caratteristiche botaniche e storiche di grande pregio.
Come si evince dal nome, il parco racchiude al suo interno una fonte di acqua fresca e limpida. Non è noto quando e perché le sia stato attribuito l’aggettivo Santa, ma fin da epoche antiche l’acqua che sgorgava dal sottosuolo era percepita come qualcosa di magico e soprannaturale, tanto da attribuirgli una qualche sacralità.
Sicuramente la fonte e il tabernacolo che la racchiude hanno origini antichissime in quanto sorgono lungo la via Maremmana, un tracciato di origine romana, percorso da pastori, viaggiatori e viandanti che trovavano refrigerio in queste zone. Delle caratteristiche amene di questo luogo si hanno varie testimonianze, tra cui le memorie di un gruppo di nobili fiorentini residenti nelle ville intorno all’Antella verso la metà del ‘500, chiamato Arcadia dei Pastori Antellesi, che riuniva poeti, letterati e scienziati (tra cui anche il giovane Michelangelo Buonarroti) e che avevano prescelto la località di Fonte Santa come luogo di ritrovo per incontrarsi e declamare poesie.
In epoche successive la Fonte è stata al centro di lavori per la creazione di un acquedotto per la distribuzione d’acqua. Primo esempio fu la costruzione nel 1698 dell’acquedotto mediceo che da Fonte Santa arrivava fino alla villa di Lappeggi, facendo confluire le acque di altre dieci fonti, e approvvigionando anche le zone circostanti.
Verso la metà degli anni Trenta del ‘900 vennero avviati i lavori per la costruzione del Rifugio di Fonte Santa per accogliere escursionisti e viaggiatori; la struttura chiamata affettuosamente la “casina” venne costruita grazie allo sforzo e alla partecipazione degli Antellesi che lavoravano gratuitamente ogni domenica. Oggi il rifugio è meta e punto d’incontro e ritrovo di numerosi escursionisti e amanti del trekking, nonché scenario della commemorazione antifascista che si tiene ogni anno.
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